11 luglio 2022
lotte obbligatorie - coleottero scarabeide del giappone (popillia japonica newman)
popillia japonica è un insetto nocivo da quarantena prioritario per le piante soggetto a misure di emergenza ai sensi del decreto 22 gennaio 2018 “misure d’emergenza per impedire la diffusione di popillia japonica newman nel territorio della repubblica italiana”.
è un coleottero che vive parte della sua vita allo stadio di larva o pupa nel terreno (da luglio/agosto a fine maggio dell’anno successivo) soprattutto nei prati irrigui e in altre colture irrigue nutrendosi delle radici.
da inizio giugno fino a fine agosto è presente l’adulto che si nutre di numerose specie di piante, tra cui alberi da frutto, vite, nocciolo, piccoli frutti, mais, soia, piante ortive e ornamentali (es. Melanzana, basilico, rosa, glicine), essenze forestali e specie selvatiche (es. Tiglio, betulla, olmo, rovo, ortica). Ha un comportamento gregario e quindi gli adulti possono essere presenti in gran numero su una o più piante vicine, provocando estese erosioni a carico di foglie, fiori e frutti in maturazione.
nell’ottobre 2021, è stata aggiornata la delimitazione dei comuni in cui è stato trovato l’insetto (in allegato) e i nostri comuni ricadono in zona focolaio.
nella pagina informativa della regione piemonte, disponibile al seguente link sono riportate tutte le informazioni sull’insetto.
durante l’inverno l’insetto vive nel terreno e quindi non vi sono rischi di diffusione sul territorio.
il settore fitosanitario e servizi tecnico scientifici della regione piemonte ha incaricato l’i.P.L.A., società a partecipazione pubblica della regione piemonte, di effettuare nel comune, in collaborazione con lo stesso settore, attività di monitoraggio dei siti di diffusione passiva: aree non produttive a rischio di proliferazione e diffusione passiva dell’organismo nocivo quali grandi parcheggi di auto e camion, pubblici o privati, piazzali dove usualmente vengono lasciate auto in sosta, piazzali di carico e scarico di pertinenza di imprese commerciali o industriali, stazioni di rifornimento carburante localizzate a ridosso di strade ad alta percorrenza, isole ecologiche di stoccaggio temporaneo di vegetali e centri di compostaggio, eliporti, stazioni ferroviarie, scali merci, interporti, campi da calcio in erba (non sintetici) comunali o privati, campi da golf, aree ricreative (es. Aree pic-nic).
la presenza dell’insetto in questi siti aumenta le probabilità di una sua diffusione al di fuori delle zone infestate, tramite l’involontario trasporto a distanza su automezzi.
è un coleottero che vive parte della sua vita allo stadio di larva o pupa nel terreno (da luglio/agosto a fine maggio dell’anno successivo) soprattutto nei prati irrigui e in altre colture irrigue nutrendosi delle radici.
da inizio giugno fino a fine agosto è presente l’adulto che si nutre di numerose specie di piante, tra cui alberi da frutto, vite, nocciolo, piccoli frutti, mais, soia, piante ortive e ornamentali (es. Melanzana, basilico, rosa, glicine), essenze forestali e specie selvatiche (es. Tiglio, betulla, olmo, rovo, ortica). Ha un comportamento gregario e quindi gli adulti possono essere presenti in gran numero su una o più piante vicine, provocando estese erosioni a carico di foglie, fiori e frutti in maturazione.
nell’ottobre 2021, è stata aggiornata la delimitazione dei comuni in cui è stato trovato l’insetto (in allegato) e i nostri comuni ricadono in zona focolaio.
nella pagina informativa della regione piemonte, disponibile al seguente link sono riportate tutte le informazioni sull’insetto.
durante l’inverno l’insetto vive nel terreno e quindi non vi sono rischi di diffusione sul territorio.
il settore fitosanitario e servizi tecnico scientifici della regione piemonte ha incaricato l’i.P.L.A., società a partecipazione pubblica della regione piemonte, di effettuare nel comune, in collaborazione con lo stesso settore, attività di monitoraggio dei siti di diffusione passiva: aree non produttive a rischio di proliferazione e diffusione passiva dell’organismo nocivo quali grandi parcheggi di auto e camion, pubblici o privati, piazzali dove usualmente vengono lasciate auto in sosta, piazzali di carico e scarico di pertinenza di imprese commerciali o industriali, stazioni di rifornimento carburante localizzate a ridosso di strade ad alta percorrenza, isole ecologiche di stoccaggio temporaneo di vegetali e centri di compostaggio, eliporti, stazioni ferroviarie, scali merci, interporti, campi da calcio in erba (non sintetici) comunali o privati, campi da golf, aree ricreative (es. Aree pic-nic).
la presenza dell’insetto in questi siti aumenta le probabilità di una sua diffusione al di fuori delle zone infestate, tramite l’involontario trasporto a distanza su automezzi.
Si invitano i cittadini a segnalare nuovi potenziali siti di diffusione passiva presenti nel vs. Comune: scrivendo all’indirizzo mail ltaverna@unioneterredifiume.It
le indicazioni ricevute verranno trasmesse a istituto ipla spa per le dovute misure di monitoraggio.